La notte del sacrificio

La notte del sacrificio

Boo !

Parliamo di 
"Ikenie no Yoru"
ovvero
"La notte del sacrificio"



La "vecchia" Wii quando uscì mi sembrò rivoluzionaria, finalmente si poteva avere un'immersione maggiore nei giochi e il catalogo nintendo sembrava finalmente aprirsi a nuovi titoli e io ansiosi aspettavo l'uscita del fantomatico Project Zero 4. Come sapete il titolo non uscì mai fuori dal Giappone, ma riusci a consolarmi con il remake di Project Zero 2. Ma forse alcuni di voi ricorderanno che erano stati annunciati altri giochi horror per la wii. Personalmente me ne interessavano due: Sadness e Ikenie no yoru. Il primo fu presto cancellato (causa chiusura della casa software che l'aveva in produzione) mentre il secondo uscì ben presto in Giappone. Del gioco si sapevano poche informazioni: sfruttava la pedana "Wii Balance Board", la trama strizzava l'occhio a Project Zero e doveva fare dannatamente paura. Sfortunatamente il titolo, come molti, troppi altri, non uscì mai dal Giappone e riuscii a saperne di più soltanto guardando gameplay su Youtube.
Devo dire che, col senno di poi, il gioco non mi sarebbe piaciuto, era un titolo mediocre e banalotto, la caratterizzazione dei personaggi era quasi assente e stereotipata, mentre il gameplay aveva più di un problema.



La trama ruotava attorno a cinque personaggi, ognuno rappresentato da un colore diverso. 
Il protagonista è Blu il solito ragazzo gentile e con un innato senso di giustizia. 
Rosso è la solita testa calda è dovrebbe essere il leader del gruppo (anche se più che altro è interessato solo alla sua ragazza Rosa). Rosa è la ragazza di Rosso, allegra e vivace, ci tiene ad andare d'accordo con le persone e spesso espone le sue idee ad alta voce, anche quando un po' di discrezione non guasterebbe. Gialla è una ragazza gentile, socievole e di buon cuore. 
Nero infine è un loro compagno di studi, perse il padre in giovane età ed è abbastanza taciturno e impulsivo.



Un giorno Nero invita gli altri ragazzi a passare del tempo in una vecchia casa che appartiene alla sua famiglia. La casa sorge vicino al "burrone Tsukuyomi", una località turistica abbandonata da un paio di decenni. Il posto così isolato e così particolare che il gruppo decenni all'unanimità di andarci. Arrivano nella casa Nero, Rosso, Rosa e Blu, mentre Gialla arriverà il giorno dopo a causa di un impegno. Nero si allontana quasi subito dal gruppo, la verità e che in quel luogo è scomparso proprio suo padre e ora, a distanza di anni, vuole scoprire la verità. Rimangono da soli Rosso, Rosa e Blu, quest'ultimo viene sfidato da Rosso ad una prova di coraggio. Blu quindi scende nella cantina della casa che sembra un luogo da storia di fantasmi. Ma le cose ben presto degenerano, Rosa chiama Blu in preda al panico, Rosso e scomparso. Gialla arriva il giorno dopo, a rispondergli è solo Blu che le dice di non venire, che il luogo è pericoloso, ma Gialla pensando che la stiano prendendo in giro si addentra nel luogo. Naturalmente non vi anticipo altro, ma naturalmente la causa degli orrori del posto è imputabile al solito rituale/sacrificio andato storto.


Il problema principale della trama è il fatto, come potete vedere anche voi, che sa tanto di già visto, sembra uno di quei film horror con protagonisti collegiali. Per giunta i personaggi principali e secondari non hanno un nome e ciò non aiuta a immedesimarsi. I pochi dialoghi che ci sono tra di loro non aiutano a capirli meglio e spesso non ci sono veri e propri dialoghi, ma degli sms che sono una bella trovata (anche se aggiungere degli mms come in The Calling sarebbe stato meglio).
I nemici sono priva di una personalità e di una storia, non c'è un fantasma particolare (tranne uno/due) con la storia interessante e curiosa. Il gameplay è innovativo per certi versi, camminare con la pedana è un'ottima trovata e mi piacerebbe vederla in altri titolo in futuro (magari in qualcosa per la wii u o per il kinect), ma alla lunga è noioso. L'interazione con l'ambiente è quasi nulla, ci sono pochissime note e neanche un oggetto. Non c'è una barra della vita e il contatto con un singolo nemico causa il game over. Questo approccio stealth non è malvagio, ma sarebbe potuto essere migliorato introducendo più posti dove nascondersi. Mi è sembrato che i programmatori erano più interessati al sistema con la pedane e che hanno tralasciato il resto. Ma questi problemi possono essere compensati in parte da certi spaventi che il gioco ti fa prendere (sopratutto nei primi minuti di gioco) e con una certa piega della trama, che risulta molto originale ad un certo punto.



L'ultimo problema, secondo me il più imperdonabile, è legato al primo finale. Concludendo il gioco con la prima modalità sblocchiamo una scenda dove il protagonista si rimprovera di non essere stato abbastanza forte e determinato per salvare i suoi amici (sopratutto Gialla di cui è innamorato) e basta. Il gioco si conclude con quelle parole e si ritorna al menù principale, niente titoli di coda per farci capire che il gioco è finito, niente schermata che ci avvisa che la modalità ora è difficile.
Questo lasciò perplessi molti giocatori che si chiedevano se il gioco fosse finito in maniera così brusca, naturalmente c'è un altro finale che è possibile ottenere finendo il gioco in modalità difficile (con poche differenze rispetto a quello originale). Come ho già detto il gioco ha dei punti positivi, di forza, che però potevano essere sfruttati meglio, invece che di realizzare un titolo che sembra incompleto.
E così si conclude il mio pensiero su "Ikenie no Yoru", e voi che ne pensate ? Avete mai sentito parlare di questo gioco ?

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