La bambola di Okiku

La bambola di Okiku

Boo !

"La bambola di Okiku"

Cosa c'é di più caratteristico di una bambola giapponese ? Con il suo kimono curato nei dettagli, i suoi occhietti piccoli che sembrano fissarti nei tuoi movimenti... e nonostante sia immobile può incutere un certo timore anche stando lì, completamente ferma... non trovi ?
Ma forse a doverti colpire di più dovrebbero essere i suoi capelli... cosa, in che senso dovrebbero attirare la tua attenzione quei lunghi capelli corvini ? Be quando sei entrato nella stanza erano corti...

Oggi vi narro di una leggenda che parla di un'altra bambola quella che apparteneva ad una certa
 Okiku.

Disegno di MeganMissfit


"Un giovane diciassettenne camminava per le strade di Sapporo, il suo nome era Eikichi Suzuki e i suoi passi lo portarono fino a Tanuki-koji, la celebre via dello shopping. Incuriosito da una bambola la acquistò senza pensarci troppo, il suo pensiero andò alla sua sorellina di nome Okiku. Questa piccola bambola non era più alta di 40 cm, con un grazioso kimono rosso e con dei graziosi capelli neri. Tornato a casa sua, regalò la bambola ad Okiku che subito se ne innamorò facendone la sua compagnia di giochi preferita. La bambola, la bambola, Okiku non riusciva proprio a separarsene, ma dopotutto era solo una piccola bambina e di certo non c'era nulla di male in ciò. Sfortunatamente la piccola contrasse la polmonite l'anno seguente e morì a breve. Naturalmente la famiglia Suzuki fu sconvolta da una così tragica perdita e, si dice, che inizialmente volessero porre la bambola assieme alla piccola nella tomba così che le due non potessero mai essere separate. Ma, come spesso accade, nel trambusto della cerimonia la bambola fu dimenticata e le due furono così separate....
Dopo la cremazione, la bambola fu ritrovata e posta nell'altare domestico della famiglia assieme alle ceneri della piccina. Inizialmente sembrò tutto normale e la vita iniziò lentamente a ricominciare finché...
Uno dei genitori mentre si trovava vicino all'altare vi trovò qualcosa di insolito, i capelli della bambola. Questi da corti che erano, in breve tempo, diventati piuttosto lunghi. La famiglia fu unanime nel decretare che questi era un segno degli dei e che la bambola si fosse legata all'anima di Okiku. Ma erano tempi duri e i cieli del Giappone furono oscurati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, la famiglia si trasferì e la bambola passò in eredità all'ultimo erede della famiglia Suzuki. Quest'ultimo non credeva molto alla storiella che si raccontava in famiglia e, essendo stato arruolato nell'esercito, aveva altre cose a cui pensare. Nonostante questo aveva rispetto per quella reliquia e ne affidò le cure ad un monaco mentre era impegnato al fronte. Finita la guerra il giovane tornò a casa per trovare che i capelli della bambola erano notevolmente cresciuti e ora arrivavano pesino alle ginocchia della strana reliquia. Affidò quindi la bambola ad un tempio, dove si trova tutt'oggi e dove il suo taglio di capelli e diventato una sorta di rituale."

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